Mi parla di L. e di come lui sia così normale mentre lei si sente una strana e come
infatti si senta sensibile e disponibile verso gli “strani”( vedi la gattara o il mendicante
al quale dopo avergli fatto l'elemosina torna a cercarlo per comprargli un piatto di
pasta, la colpa di non aver fatto di più era insostenibile). B. si sente capita quando le
dico che il suo sentirsi strana è anche ciò che l'allarma perché ogni volta le sembra di
muoversi sfiorando un limite pericoloso, in cui si sente attratta dal cedere a una parte
di Sé che teme la farebbe sentire persa per sempre. D'altra parte queste persone la
incuriosiscono. Stiamo dando un altro senso alla sua irrinunciabile passione per il
diritto penale: forse un modo per capire cosa accade nella mente di chi commette
crimini, accusati senza chiedersi il perché. Porta un sogno fatto dopo una vacanza alle
Mauritius, dove ha conosciuto un ragazzo in vacanza con la madre: “Entro nella stanza
del ragazzo e di sua madre. Tutto è inizialmente tranquillo ma poi viene spenta la luce
e mi trovo una pistola puntata sulla fronte.” E' certa che è il ragazzo a puntarla. Si
sveglia in preda all'angoscia. B. ritorna alla bontà di questo ragazzo per essere capace
di stare con la madre da poco vedova e divaga senza riuscire a fare ulteriori
associazioni se non quanto forte sia il legame tra i due e quanto tenera e affettuosa
fosse la madre con il figlio. Mi attraversa la mente un pensiero: forse alla morte della
madre B. avrebbe preferito che fosse morto il padre e, potenza delle menti in
contatto, viene in mente anche a lei: “Si, l'ho pensato tanto e a lungo, ma poi mi
dispiaceva pensare questo, poverino, mio padre soffriva, ma io mi sentivo così sola e
mamma mi mancava tanto.”Ancora una volta il suo bisogno di vivere, di liberarsi di
questo padre che a causa del proprio dolore le impediva di fare i conti con la
depressione che B. stessa stava vivendo, emergeva come colpa da cui sperava io
potessi assolverla. “Forse sua madre si sarebbe occupata di più di lei”, commento. Del
resto B. ha sempre riferito che, se pur nella rigidità e severità, la mamma era più
presente e partecipe, mentre il padre era più distante, così geloso della sua stanza e
pieno della sua bellezza.
I sogni di B. sono spesso ricorrenti su questo contenuto di essere inseguita e
minacciata di morte. C'è un po' più di spazio per le interpretazioni. Interpreto così il
sogno come la minaccia terribile che una parte di Sé, essendo lei colpevole di non
amare sufficientemente il padre fino anche a desiderarne la morte, si proponga come
giustiziere. La B. colpevole deve insomma essere punita e distrutta. L'interpretazione
è giusta perché comincia a ricordare quanto soffrisse e quanto nessuno la
comprendesse: tutti la rimproveravano per i suoi comportamenti e si arrogavano il
diritto di essere legittimamente più sofferenti e penalizzati dalla morte della mamma.
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