rappresentasse un aspetto dissociato del paziente stesso. Mitchell sostiene che il
contenerlo piuttosto che l' esprimerlo in modo impulsivo, aiuta maggiormente il
paziente a riappropriarsene come sentimento proprio. Egli propone di muoversi in
modo equilibrato fra un atteggiamento riflessivo e contenuto da un lato, e uno
spontaneo e di libera espressione emotiva dall'altro. Una reazione impulsiva, scrive,
non è necessariamente più autentica di una contenuta e ponderata.
Riassunto
Partendo dall'interrogazione sull'influenza che l'analista può esercitare sul paziente, a
livello implicito o procedurale, nell'incontro analitico considerato come incontro fra due
soggettività distinte, vengono prese in considerazione due forme di interazione: l'
inconsapevole e l'inevitabile messa in scena di interazioni inconsce, l'enactment, e
l'autosvelamento intenzionale di aspetti della personalità dell'analista, la self-
disclosure. I concetti di enactment e self-disclosure vengono trattati sia nel loro
significato teorico sia in quello clinico con l'esposizione di un caso.
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